Sicilia ancora nel mirino del maltempo. Probabile miglioramento a metà settimana

Inizio di settimana ancora nel segno dell'instabilità atmosferica: corsi d’acqua in piena, nuovi allagamenti nei centri già alluvionati. Temperature in calo nelle prossime ore, torna la neve sull'Etna

Dopo la pausa effimera della giornata di sabato, a partire dal pomeriggio di ieri il maltempo è tornato a colpire l’entroterra centro-orientale della Sicilia e i settori già alluvionati dai violenti nubifragi della notte tra giovedì 18 e venerdì 19 ottobre. Le precipitazioni, associate ad un sistema temporalesco disposto secondo un asse nordovest-sudest, hanno scaricato quantitativi di pioggia generalmente compresi tra i 10 e i 35 mm tra l’ennese orientale, l’hinterland etneo, la Piana di Catania e il Calatino.

In un territorio estremamente vulnerabile, provato da settimane di piogge intense, la violenza dei fenomeni atmosferici – concentrati in un lasso temporale molto ristretto – ha comportato diffusi allagamenti e l’esondazione di alcuni corsi d’acqua.

Le acque torbide ed impetuose del fiume Troina poco prima di congiungersi al Simeto, nelle forre laviche dell’alto versante occidentale dell’Etna. Foto di Andrea Bonina

La situazione peggiore si ravvisa a Piazza Armerina: un nubifragio pomeridiano piuttosto localizzato ha innescato frane, allagamenti e la formazione di autentici fiumi di fango e detriti, con danni a diverse automobili e ad alcune abitazioni in pieno centro cittadino. Nella serata di ieri, nel corso di un violento temporale contraddistinto da una vera e propria tempesta elettrica, diversi blackout hanno interessato l’Aeroporto di Fontanarossa.

A complicare ulteriormente un quadro molto critico, la cui risoluzione richiede tempo e importanti interventi strutturali, è la persistenza dell’instabilità atmosferica: con l’anticiclone delle Azzorre relegato tra la Penisola Iberica e le Isole Britanniche, un vortice depressionario centrato sul basso Tirreno ed alimentato da un flusso d’aria fredda dall'Europa nordorientale, continua a determinare condizioni favorevoli allo sviluppo di rovesci temporaleschi a macchia di leopardo, inframmezzati da pause di durata limitata. Nel corso del pomeriggio sarà ancora probabile la formazione di cellule temporalesche nell'entroterra a partire dai principali comprensori montuosi, in grado di apportare precipitazioni localizzate ma localmente intense. Pioverà sul bagnato nei settori maggiormente bersagliati dal maltempo.

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A fasi alterne, le condizioni meteorologiche avverse continueranno ad interessare la Sicilia anche nella giornata di martedì 23, con particolare coinvolgimento del palermitano orientale, della provincia di Messina e di settori circoscritti del siracusano. Il Centro Funzionale Multirischio Integrato della Protezione Civile, nell'avviso di vigilanza n. 52957 per il rischio idraulico e idrogeologico, ha emesso un’allerta meteo di colore arancione (fase operativa ‘preallarme’) sui bacini AB e I e di colore giallo (‘attenzione’) sulle restanti aree regionali. Da questa sera, inoltre, le temperature andranno incontro ad una sensibile diminuzione, attestandosi su valori tipici di fine autunno in presenza di un flusso di correnti dai quadranti settentrionali: la neve tornerà ad imbiancare l'Etna probabilmente già a partire dai 2200 metri di altitudine.

Uno stralcio dell’avviso di Protezione Civile valido per la giornata di martedì 23 ottobre 2018

Sulla scorta delle simulazioni modellistiche più accreditate, cresce la probabilità di un sospirato miglioramento del tempo tra mercoledì 24 e venerdì 26 ottobre. L’autunno, tuttavia, è ancora lungo e potrebbe tornare a farsi sentire già a fine mese ad opera di una nuova circolazione depressionaria sui settori centro-occidentali del Mediterraneo.

MeteoEtna.com | © Andrea Bonina

22 ottobre 2018, ore 12.00

Andrea Bonina

Laureato in Geologia presso l’Università di Catania, meteorologo di MeteoSolutions SRL presso 3Bmeteo.com.