Torna il maltempo: in arrivo venti forti, un brusco calo termico e neve in montagna

📌 di Andrea Bonina | 06/03/2017

Dopo i primi accenni di primavera, la stagione invernale tornerà a fare la voce grossa tra martedì 7 e mercoledì 8 marzo. Una saccatura nord-atlantica nelle prossime ore farà il suo ingresso sul bacino centrale del Mediterraneo, dando la stura ad un consistente vortice di bassa pressione che dal Tirreno tenderà a traslare e ad approfondirsi in direzione dello Ionio. Sui mari che bagnano le estreme regioni meridionali italiane il minimo di pressione scenderà verosimilmente poco al di sotto dei 1000 hPa. Al suo seguito in Sicilia giungeranno dapprima forti venti occidentali, poi il Maestrale e la Tramontana.

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Configurazione sinottica in quota e al suolo attesa nella notte tra martedì 7 e mercoledì 8 marzo

Gli effetti della circolazione depressionaria saranno vistosi in special modo sui settori settentrionali della regione: burrascosi venti nordoccidentali soffieranno su un ampio fetch e alimenteranno una delle mareggiate più importanti degli ultimi anni sulle coste che si affacciano sul Tirreno; onde alte fino a 5/6 metri potrebbero sferzare i litorali compresi tra le province di Trapani, Palermo e Messina. Decisamente più riparata la fascia ionica.

Nel corso di martedì gran parte della regione farà i conti con raffiche di vento nell'ordine dei 60-70 km/h; non esclusi picchi di 90-100 km/h su vette, crinali e vallate strette dei Nebrodi e dei Peloritani, oltre che alle quote sommitali etnee. In questo contesto, la particolare interazione tra l'orografia e la direzione delle correnti metterà parzialmente a riparo il versante orientale del vulcano. Molto ventosa anche la giornata di mercoledì, ma con picchi in fase di relativo indebolimento.

Non solo gran vento e mareggiate: ci attendono 48 ore di spiccata instabilità, in recrudescenza sui settori nord-orientali della regione. Nuvolosità foriera di rovesci, locali manifestazioni temporalesche e isolate grandinate si genererà tra il basso Tirreno e le relative coste, intensificandosi a contatto con la dorsale montuosa settentrionale. Condizioni di forte maltempo sono attese sul palermitano orientale e sul messinese, con particolare riferimento all'area delle Madonie e dei Nebrodi. Sull'Etna coinvolti soprattutto i versanti Ovest, Nordovest, Nord e Nordest, con elevata probabilità di rovesci intermittenti. Procedendo verso Sud, in direzione del basso catanese, del siracusano, del ragusano e dell'agrigentino, i fenomeni, seppur a tratti presenti, giungeranno più deboli e discontinui in un contesto di prevalente variabilità.

Con il minimo in traslazione sullo Ionio e la rotazione dei venti dai quadranti settentrionali, farà capolino aria più fredda a tutti i livelli della troposfera. Complice il brusco abbassamento della quota dello zero termico, nel pomeriggio-sera di martedì durante i rovesci più intensi la neve potrebbe fare capolino fino ai 1100/1200 metri di altitudine. Sotto autentiche tormente, sono stimabili oltre 60 cm di neve fresca su Monte Soro e Piano Battaglia; i fiocchi potrebbero fare capolino anche a Floresta. Buone notizie nell'ottica della stagione sciistica etnea: il versante di Piano Provenzana presenterà probabilmente una buona esposizione al maltempo. Con i nuovi apporti attesi, anche se più contenuti rispetto a quelli nebroidei e probabilmente molto ventati, il manto nevoso potrà tornare nuovamente a superare il metro complessivo sulle piste, garantendo una degna prosecuzione degli sport invernali per gran parte del mese. Nevicate nel complesso più risibili sono attese al Rifugio Sapienza e sui relativi impianti.

Smaltite circa 48 ore di spiccata instabilità, le condizioni meteorologiche torneranno nettamente a migliorare a partire da giovedì 9 marzo. Tra colpi di coda invernali e l'incipiente primavera, marzo ci mostrerà l'essenza delle tanto agognate 'mezze stagioni'.

Andrea Bonina

Laureato in Geologia presso l’Università di Catania, meteorologo di MeteoSolutions SRL presso 3Bmeteo.com.