Etna, weekend instabile: piogge e qualche nevicata, la tendenza meteo per le prossime ore

📌 di Andrea Bonina | 28/01/2017

E' da poco iniziato il peggioramento del tempo che ci farà compagnia nel corso del fine settimana, con apice tra il pomeriggio odierno e la prima parte della giornata di domani, domenica 29 gennaio. Nelle prossime ore una circolazione depressionaria in traslazione dalle coste tunisine al Canale di Sicilia richiamerà correnti umide dai quadranti orientali al suolo (dapprima Scirocco, poi Levante, infine Grecale) e meridionali in quota.

Il vortice di bassa pressione e le correnti in alla quota di circa 5450 metri domenica mattina
Il vortice di bassa pressione e le correnti in alla quota di circa 5400 metri domenica mattina

Diffusa copertura nuvolosa, con precipitazioni talvolta abbondanti sul settore orientale e sudorientale della Sicilia, ed in particolare sulle località del siracusano, del catanese e del basso messinese che si affacciano sul mar Ionio, più deboli, sparse e localizzate sulle restanti aree regionali.

Tornerà a nevicare sull’Etna a partire dai 1300/1400 metri, dove il manto nevoso è attualmente insidiato dalla ricaduta di cenere: dalla bocca presente nella sella morfologica tra il ‘Nuovo’ e il ‘Vecchio’ Cratere di Sudest da giorni, infatti, è in atto attività stromboliana in fase di graduale intensificazione. Qui il report INGV.

A partire dal pomeriggio-sera di domenica la progressiva rotazione dei venti, che si disporranno dai quadranti settentrionali, decreterà l'ingresso di aria tendenzialmente più secca e stabile. Le precipitazioni si faranno più sporadiche e avanzeranno schiarite via via più ampie e preponderanti; fino a lunedì persisterà, invece, una residua instabilità sul versante tirrenico e sulle province sudorientali (siracusano, parte del ragusano). Prima parte della nuova settimana nel complesso senza fenomeni degni di nota.

Dai centri di calcolo giungono sostanziali novità a scala europea: dopo la lunga fase scandita da flussi retrogradi e da forti scambi meridiani, alla base dell'eccezionale fase gelida dell'Epifania ma anche dei reiterati affondi perturbati afro-mediterranei alla base delle forti fasi di maltempo delle scorse settimane, tenderà a riprendere vigore il flusso atlantico. Va delineandosi un inizio febbraio tendenzialmente meno rigido e più asciutto in Sicilia per l'afflusso di aria oceanica, mentre le perturbazioni – a due mesi di distanza – potrebbero tornare a bagnare con più frequenza le regioni settentrionali italiane e ad imbiancare l’arco alpino.

Andrea Bonina

Laureato in Geologia presso l’Università di Catania, meteorologo di MeteoSolutions SRL presso 3Bmeteo.com.