Sicilia, domenica più fresca e variabile: tornano i temporali, ma non ovunque. Le previsioni

 

Con l’avvento del weekend, volge al termine la terza ondata di calore della stagione estiva 2017. L’arretramento dell’anticiclone nord-africano coinciderà con l’ingresso di una blanda saccatura tra l’Europa nord-orientale, i Balcani, le regioni adriatiche e il Sud Italia.

Il campo di pressione e geopotenziale a 500 hPa atteso domani in Europa. Promontorio subtropicale coriaceo sull'Europa occidentale, con i massimi tra l'Andalusia, il Marocco e l'Algeria. Circolazione instabile sull'Europa nord-orientale e sui Balcani, con infiltrazioni d'aria fresca in quota (linea grigia tratteggiata) al Centro-Sud e sulla Sicilia. Da GEFS.

La giornata di sabato trascorrerà all’insegna di condizioni di prevalente bel tempo, in un contesto termico finalmente gradevole e congruo alle medie climatiche dell'estate mediterranea. Le massime si attesteranno mediamente tra i 27 e i 32°C, con punte superiori relegate alla Piana di Catania. Modesti banchi nuvolosi potranno interessare, qua e là, la fascia tirrenica messinese, ma con pochi effetti.

Condizioni più dinamiche e variabili nella giornata di domenica 16 luglio, con l’ingresso dei venti di Tramontana. Al mattino tempo in peggioramento sulla fascia tirrenica, con un fronte nuvoloso più compatto tra il palermitano orientale e il messinese: in questo contesto saranno possibili rovesci temporaleschi, in diradamento entro metà giornata.

Tra la tarda mattinata e le ore pomeridiane assisteremo allo sviluppo di nuvolosità cumuliforme a ridosso dei principali comprensori montuosi. Crescerà la possibilità di acquazzoni a macchia di leopardo tra gli Erei, l’Etna (specie il versante sudest) e gli Iblei, in successivo spostamento fin verso le coste ragusane. Seguiranno ampi rasserenamenti nelle ore serali. Temperature in ulteriore diminuzione, più marcata nei settori soggetti alle precipitazioni.

I fenomeni termoconvettivi, tipici di questo periodo dell’anno, si presentano particolarmente localizzati nello spazio e nel tempo. I cumulonembi nascono, si sviluppano e vanno in senescenza in appena 30-40 minuti e solitamente esibiscono un’estensione areale piuttosto ridotta, nell’ordine di pochi chilometri quadrati.

Gli stadi di sviluppo di una cellula temporalesca. La cumulogenesi - tramite moti convettivi ascendenti - è favorita dal surriscaldamento del suolo nelle ore centrali della giornata, in un contesto sinottico che vede un calo del campo di geopotenziale e l'ingresso di aria più fresca alle alte quote dell'atmosfera.

Tra un versante e l'altro e persino tra località limitrofe possono venirsi a creare differenze eclatanti: quando non siamo dinnanzi a perturbazioni organizzate ma ad acquazzoni in sviluppo sui monti, il passaggio dal caldo sole estivo alla pioggia talvolta è davvero questione di dettagli. Un connubio complesso tra correnti ai diversi livelli dell'atmosfera e orografia. Le precipitazioni possono assumere carattere temporalesco e alle piogge possono associarsi isolate grandinate e forti raffiche di vento.

Si tratta di dinamiche atmosferiche che, per tutte le caratteristiche sopra esposte, sono difficilmente prevedibili con grande precisione e, soprattutto, non risolvono i problemi idrici.

Superata la breve fase instabile (ma non dappertutto), i primi giorni della prossima settimana si presenteranno generalmente soleggiati e gradevoli, in assenza di eccessi termici e di fenomeni significativi. Un generale aumento delle temperature potrebbe farsi strada a partire dal 20/21 luglio, ad opera di una nuova rimonta del promontorio subtropicale (quest’anno a latitudini più settentrionali della norma) sul Mediterraneo.  

© MeteoEtna.com | 15 luglio 2017

 

Andrea Bonina

Laureato in Geologia presso l’Università di Catania, meteorologo di MeteoSolutions SRL presso 3Bmeteo.com.

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